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Ciao, sono Debora

Scrivo e disegno ciò che non è di questo mondo: mostri ed eroi, mondi e misteri.


Ma non è sempre stato così.


Per gran parte della mia vita i mostri sono stati dentro di me, e ho dovuto imparare a farci i conti, a guardarli negli occhi, a prendere il tè con loro: e ho scoperto che, a volte, fanno molta meno paura di quanto possa sembrare.

Ieri...

Quando ero piccola, leggevo tutto quello che mi capitava davanti agli occhi e su cui riuscivo a mettere le mani: dai libri di testo a scuola al retro della confezione dei cereali mentre facevo colazione, ai libri che i miei genitori mi regalavano a ogni occasione.

Leggevo, senza neanche sapere perché, e disegnavo, senza nemmeno sapere cosa.

Senza saperlo, leggevo dei mondi che si andavano creando dentro di me, e disegnavo i mostri che li popolavano.

Prima ancora di rendermene conto ho cominciato a creare, in ogni modo possibile.

Musica, creta, pennelli, stoffe, matite: ogni oggetto, ogni forma d’arte diventava un modo per esprimere me stessa, per aiutare a capirmi un po' di più.

Ognuno di noi affronta le sue sfide e le sue difficoltà, e questo ci accomuna…

ma ognuno di noi trova il proprio modo di venirne fuori, e questo ci rende unici:

il mio è creare arte, in ogni sua forma.

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...oggi...

Quella bambina che cercava di capire sé stessa è diventata una ragazza determinata e caparbia, che ha trovato una sfida per tutta la vita nell’equitazione: ogni giorno ritrovo il mio equilibrio quando vedo Ranger, il mio cavallo.


Qualsiasi siano i miei problemi e miei mostri, tacciono all’istante quando usciamo insieme in campagna; quali che siano le mie gioie, risuonano ancora più belle quando ci ripenso accanto a lui.


Ed è proprio questa calma che mi permette poi, dopo il lavoro, di poter scrivere e disegnare ogni giorno, portando i miei racconti e le mie illustrazioni a far vivere ciò che non è di questo mondo.


Da mezzo per capire me stessa, l’arte è diventata un modo per esprimere me stessa, e, ho scoperto, aiutare le altre persone ad aprire la mente e immaginare ciò che non c’è.


A sognare.


Perché sognare è ciò che ci rende vivi, ed è solo immaginando ciò che è al di fuori di questo mondo che poi riusciamo a portare in questo un po' di quella magia, e vivere una vita che possa davvero essere nostra, che possa davvero renderci felici.

 


Se poi io porto in questo mondo un po' di magia nera non vi dispiacerà, vero?

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...domani

La determinazione che ci vuole per trasformare un trottatore in un cavallo da sella è, fidatevi, molta: tante cadute, tante cose da re-imparare e tante difficoltà che mi sarei potuta risparmiare.


Ma sapevo che era il cavallo giusto per me.


La caparbietà che ci vuole per re-imparare a panificare dopo essere diventata celiaca (mi ero scordata di dirlo?) è davvero tanta: anche qui, potevo arrendermi e basta, e rinunciare a pane, pizza, torte e biscotti fatti in casa.


Ma non volevo farlo.


E mi servirà tutta la forza d’animo che ho maturato nella vita per raggiungere il mio sogno: vivere solo di scrittura e disegno, in un casale di campagna, circondata dai miei animali e accanto alle persone che amo.


Sembra un sogno banale, se volete, e forse anche un po' fiabesco per un’artista fantasy dark, ma sapete com’è: racchiudiamo mondi, a volte contraddittori, e va bene così.


Il mio mondo lo porto a voi, con tutte le sue ombre e i suoi misteri, i suoi eroi e i suoi demoni: chissà che, magari, la mia arte non aiuti anche voi a prendere un tè coi vostri lupi.

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Ti aspetto out of reality

Debora

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